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mercoledì 14 marzo 2018

Cimitero sommerso di 7 mila anni stravolge le teorie archeologiche (da EPOCHTIMES)

A circa trecento metri dalle coste della Florida, la straordinaria scoperta di un sito di sepoltura di oltre 7 mila anni ha portato a un rivoluzionario progetto archeologico: il Manasota Key Offshore (Mko), oltre ad aiutare gli studiosi a comprendere abitudini di vita e habitat dei Floridian indigeni di allora, potrebbe stravolgere le attuali teorie archeologiche sottomarine.

Secondo quanto ha annunciato il segretario di stato statunitense Ken Detzner il 28 febbraio scorso sul sito del dipartimento di Stato della Florida, le indagini archeologiche hanno localizzato nel Golfo del Messico un sepolcreto ancestrale di nativi americani senza precedenti: un antico luogo di sepoltura che giaceva sul fondo di uno stagno d’acqua dolce, ricoperto da un sottile strato di torba che ha contribuito a conservarlo.

Dopo aver studiato l’area di quasi un ettaro, anche l’ufficio per le ricerche archeologiche (Bar) – divisione delle Risorse Storiche del Dipartimento (Dhr) incaricata di proteggere i resti umani non marcati di oltre 75 anni – ha confermato l’esistenza di un sito preistorico del periodo arcaico antico. «Vedere un sito di 7 mila anni così ben conservato nel Golfo del Messico è fonte di grande ispirazione – dichiara il supervisore di archeologia subacquea per il Bar, dottor Ryan Duggins – Siamo veramente onorati da questa esperienza. Però, è importante ricordare che questo è un luogo di sepoltura e deve essere trattato con il massimo rispetto. Ora sappiamo dell’esistenza di questo tipo di sito sulla piattaforma continentale, e questo cambierà per sempre il modo in cui ci avviciniamo all’archeologia marittima. Mentre continuiamo..... CONTINUA A LEGGERE SU EPOCHTIMES

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